LAMPADINO E CARAMELLA NEL MAGIREGNO DEGLI ZAMPA: IL PRIMO CARTONE ANIMATO INCLUSIVO

Lo scorso 29 marzo, su Rai YoYo è andato in onda il primo episodio di “Lampadino e Caramella nel MagiRegno degli Zampa”, il primo cartone animato inclusivo, adatto a tutti i bambini. È il risultato di un progetto biennale di Animundi, società specializzata nella creazione di prodotti audiovisivi, che vuole riscrivere e rivoluzionare le tecniche e la concezione stessa del cartone animato. La serie si sviluppa in venti episodi da sei minuti ciascuno e narra le avventure di due fratelli – Lampadino e Caramella – e dei loro amici animali, incontrati nel MagiRegno degli Zampa, dove i bambini possono accedere grazie ad una formula magica.

La particolarità di questo cartone è che – grazie alla tecnica del Cartoon Able e dell’aiuto di un pool di esperti – si riesce a adattare alla diversa sensibilità e ai diversi gradi di competenza di ogni bambino tra i 2 e i 6 anni. L’obiettivo del progetto, infatti, è di favorire lo scambio tra i piccoli spettatori, che imparano ad accogliere con naturalezza la diversità di ciascuno e a praticare con disinvoltura linguaggi diversi, riuscendo a far interagire bambini normodotati con bambini con deficit sensoriali. L’indubbio interesse culturale e sociale del progetto ha portato Rai Ragazzi, alcuni personaggi del mondo dello spettacolo e il Ministero per i beni e le attività culturali a collaborare con Animundi.
Ma il cartone come riesce ad essere inclusivo e adatto a tutti i bambini?

CHE COS’È LA DISABILITÀ SENSORIALE

Prima di parlare delle modalità che permettono al cartone di essere adatto a tutti i bambini, è necessario capire a chi si rivolge Lampadino e Caramella nel MagiRegno degli Zampa. Parlare di disabilità sensoriale significa riferirsi soprattutto a tre tipologie di disabilità: cecità o ipovisione con visus non superiore a 3/10; sordità o ipoacusia con perdita uditiva di oltre 25 decibel in entrambe le orecchie; sordo cecità.  Oltre a pregiudicare i rapporti con altre persone, la disabilità sensoriale incide anche sull’autonomia della persona. Il progetto di Animundi non si rivolge solo a chi ha disabilità sensoriale, ma anche a chi ha “sensibilità sensoriale”, ovvero tutti i disturbi dello spettro autistico. Anche questa patologica crea difficoltà di interazione poiché l’autistico fa esperienza del mondo attraverso i sensi, dunque in un modo diverso rispetto a chi utilizza la ragione. Nel corso degli anni, l’attenzione e la sensibilità nei confronti dei portatori di handicap sono aumentate. Questo ha portato una maggiore volontà di render più semplici le loro vite attraverso nuove terapie e nuove infrastrutture, ma gli ostacoli che hanno di fronte continuano ad essere molto alti. Lampadino e Caramella nel MagiRegno degli Zampa è un nuovo tentativo di abbattere questi muri e favorire le relazioni sin dall’infanzia.

IL CARTOON ABLE

La tecnica del Cartoon Able è la vera novità del cartone. Come detto, infatti, il suo utilizzo consente una fruizione inclusiva e senza barriere adatta a tutti i bambini, con o senza deficit sensoriali. Tale tecnica prevede una serie di elementi. Il primo è il racconto di avventure divertenti con un messaggio positivo di accoglienza, armonia e collaborazione. Il secondo è una sceneggiatura ritmata ed accattivante, ma versatile in base alle varie disabilità. Il terzo è che lo stile di animazione e i tempi narrativi sono fruibili da tutti. Se già questi primi tre elementi presentano delle novità rispetto alla maggior parte dei cartoni, gli altri elementi sono la vera rivoluzione.

Il Cartoon Able prevede forme semplici, grafica, colori e musica non invasivi in conformità con le recenti ricerche delle discipline neuroestetiche, che attribuiscono alle forme curve e a uno studiato accostamento dei colori, una riduzione del livello di ansia e l’attivazione delle aree del cervello legate al piacere.  Questi accorgimenti sono a vantaggio dei bambini autistici. Un altro elemento è l’armonizzazione al contesto del commento sonoro e della voce narrante. La dimensione sonora è a vantaggio di bambini ciechi o ipovedenti. Per i bambini sordi, invece, il cartone è accompagnato da sottotitoli con specifica sintassi e traduzione simultanea in LIS (Lingue Italiana dei Segni), con attori in costume e live-action inseriti in un fumetto.

Un altro aspetto interessante di Lampadino e Caramella nel MagiRegno degli Zampa è il suo utilizzo all’interno del Progetto di Ricerca Clinica Sperimentale per il recupero di piccoli pazienti affetti da ambliopia. Anche nota come sindrome dell’occhio pigro, l’ambliopia è sempre stata curata attraverso il bendaggio dell’occhio più forte per costringere quello debole ad esser stimolato e utilizzato. Recentemente, alcuni ricercatori hanno dimostrato che l’uso di una terapia “dichoptic”, che presenta cioè immagini differenti ad ogni occhio, combinata con la visione di cartoni, ha migliorato la vista nei bambini. Questo è stato confermato anche in un report pubblicato nel Journal of the American Association for Pediatric Ophthalmology and Strabismus. Alcuni ricercatori, infatti, hanno dimostrato che la visione di tre film dichoptic a settimana, per due settimane, ha portato otto bambini di età compresa tra i 4 e i 10 anni a migliorare da 1 a 4 gradi. Con le tecniche tradizionali, questo risultato si ottiene in 120 ore.

IL DIRITTO DELLE PERSONE CON DISABILITÀ

Lampadino e Caramella nel MagiRegno degli Zampa è solo l’ultimo esempio di un fenomeno che va avanti ormai da anni. La televisione è in grado di sensibilizzare e insegnare ai suoi spettatori e in molti la stanno utilizzando per portare avanti temi importanti. Ad esempio, lo sta facendo Netflix, che con Atypical sta sensibilizzando sul tema dell’autismo. Recentemente, Cbm Italia – impegnata da sempre nella prevenzione e nella cura della cecità nei Paesi del Sud del mondo – ha prodotto “Le avventure di Cibì”, una serie di 10 puntate in cui Cibì e la sua squadra formata da 5 amici portano aiuto a chi è in difficoltà.

Il grande passo in avanti della produzione di Animundi è rappresentato dal fatto che non è solo un’opera di sensibilizzazione, ma riesce anche ad essere inclusiva. In questo modo, viene rispettato “il diritto delle persone con disabilità a prendere parte, su base di eguaglianza con gli altri, alla vita culturale e invita a prendere tutte le misure appropriate per assicurare che le persone con disabilità godano dell’accesso a programmi televisivi, film, teatro e altre attività culturali, in forme accessibili”, come sancito dalla Convenzione dell’Onu sui diritti delle persone con disabilità. Negli ultimi anni, si sono attivati in molti per assicurare il rispetto della Convenzione. Una delle iniziative più importanti è rappresentata dal “Cinemanchìo”, progetto sostenuto dal Mibact e da Siae che cerca di rendere sistemica l’accessibilità dei prodotti cinematografici. La strada sembra ancora molto lunga, ma Lampadino e Caramella nel MagiRegno degli Zampa è un importante passo in avanti.

INTERVISTA AL CREATORE DEL CARTONE ANIMATO ANDREA MARTINI

Quando è nata l’idea del progetto? E soprattutto, com’è nata la tecnica del Cartoon Able?

L’idea del progetto è nata parecchio tempo fa, nel 2015, dall’incontro con la casa editrice “Puntidivista”, una cooperativa di donne di Rieti che sviluppano progetti per bambini con deficit sensoriali. Sono venute da noi e ci hanno lanciato la sfida di trasformare alcune delle loro storie in cartoni animati. Siamo stati molto contenti e colpiti da questa ipotesi. Io e il mio socio Raffaele Bortone produciamo cartoni animati dall’inizio del Duemila e siamo nel mondo dell’animazione da 35 anni, ma non avevamo mai pensato al fatto che i bambini con difficoltà sensoriali non potessero accedere al mondo del cartone animato. Abbiamo accettato la sfida, ma abbiamo messo subito un “vincolo”: che non fosse un prodotto solo per bambini con difficoltà sensoriali, ma che fosse una sfida completa, cioè un prodotto in grado di arrivare a tutti i bambini, quelli normodotati e con difficoltà sensoriali, contemporaneamente. Perché il concetto di base che muove questo progetto è l’inclusività, quindi mettere seduti davanti ad uno schermo tutti i bambini contemporaneamente. Si dice sempre che il cartone animato è un prodotto per tutte le fasce di età, in realtà non è vero. Come tutti i prodotti audiovisivi, non è accessibile a tutte le categorie. Questo lo abbiamo focalizzato solo dopo l’incontro con Puntidivista. Il Cartoon Able è nato confrontandoci con loro e con un pool di esperti. Abbiamo collaborato anche con attori sordi, che recitano con Lingua Italiana dei Segni. È stata una nascita progressiva. L’idea è partita nel 2015. Il primo prodotto realizzato con la tecnica del Cartoon Able è del 2018. Dopo questo primo special di 5 puntate, 25 minuti di prodotto, in collaborazione con Rai Ragazzi abbiamo capito che il tempo era maturo per farlo diventare una serie.

Il vostro progetto è stato accolto con grande entusiasmo. In molti hanno parlato di voi e i dati auditel hanno mostrato un ottimo seguito. Avete intenzione di produrre altri episodi? O state lavorando su altri progetti, continuando ad utilizzare la tecnica del Cartoon Able?

Finché non si hanno risultati concreti, soprattutto in un settore così delicato, in un periodo così delicato, non si può avere un riscontro. Il cartone è andato molto bene e siamo molto felici. Inoltre, ha avuto dei riscontri molto importanti da parte dei bambini, che poi sono quelli che ci interessano. Il nostro prodotto è il cartone animato che ha ricevuto il più alto grado di interesse di sempre da parte dei media italiani. Il nostro impegno, dunque, è arrivato, ma soprattutto è arrivato ai bambini, che hanno assistito a questo spettacolo in maniera continuativa ed entusiasta. Forti di questo primo risultato, adesso siamo in una fase di progettazione di una seconda serie televisiva, sempre di altri 20 episodi, sempre di Lampadino e Caramella, perché è giusto creare una continuità e regalare ai bambini il prodotto che si aspettano. Lampadino e Caramella è cominciato ad entrare nelle case in punta di piedi, in un periodo molto particolare. La messa in onda era prevista ad aprile, ma è stata anticipata proprio perché i bambini erano in casa. Abbiamo capito che sono personaggi che hanno attirato una grande attenzione e affetto, dunque è giusto continuare con altre avventure nel MagiRegno.

Lampadino e Caramella nel MagiRegno degli Zampa è il primo cartone al mondo accessibile a tutti i bambini. All’estero esistono esperienze simili? Vi è stato chiesto di esportare il vostro prodotto anche in altri Paesi?

Quando abbiamo iniziato il percorso, anche noi abbiamo tentato di capire quale offerta c’era già in giro e abbiamo trovato progetti e prodotti in parte accessibili con altre tecniche. Il nostro obiettivo però, come detto, era quello di racchiudere tutto insieme. Avere un prodotto che non fosse solo per un particolare tipo di difficoltà. L’obiettivo era prendere tutti quanti. La nostra provocazione è quella di riuscire a metter seduti tutti i bambini insieme. La nostra idea è cercare di renderlo ancora più inclusivo, infatti stiamo cercando di pensare ad altri upgrade. Nella seconda serie vorremmo migliorare alcune cose. Questo tipo di prodotto, dunque, non esiste né in Italia né all’estero. Produrre un cartone animato è un processo abbastanza complicato, costoso, prevede una produzione impegnativa e lunga e farlo con quest’ulteriore tipo di attenzioni lo rende ancora più difficile. Siamo stati fortunati – e bravi – a portare on board una serie di realtà, in primis Rai Ragazzi e il direttore Luca Milano. Accessibilità significa anche poter esser usufruito da tutti, quindi andare in chiaro sulle reti Rai. Non volevamo qualcosa da acquistare in edicola o in DVD. Per quanto riguarda l’estero, ci sono realtà che sono molto più avanti di noi per quanto riguarda l’accessibilità.  Per esempio, ricordo che nel Cinedeaf 2017, che è il festival internazionale del cinema sordo, incontrammo i responsabili della BBC, che si mostrarono molto interessati al progetto. La cosa, però, è rimasta in stand-by perché ci siamo concentrati sulla versione italiana. Già dalla seconda serie cercheremo di dare uno sguardo anche all’estero, però in questo modo si inizia ad entrare in problematiche collegate alle lingue dei segni e ad altre situazioni. Vogliamo fare qualcosa in più rispetto alla prima e migliorare laddove possibile, quindi faremo qualcosa in più per l’estero, per una maggiore apertura del prodotto e poterlo presentare anche fuori dall’Italia.

Il successo televisivo e il favore della critica sono aspetti molto importanti, ma immagino che non siano la cosa più importante, considerando la natura del progetto. Avete avuto la possibilità di vedere il cartone con bambini con deficit sensoriali? Come hanno reagito?

Parlerei di questo per ore, perché è la cosa che ci emoziona di più. Racconto un piccolo aneddoto. Nel marzo 2018 è uscito il primo esempio di Cartoon Able, che era già Lampadino e Caramella, ma all’epoca lo chiamavamo ancora come la tecnica. A luglio abbiamo partecipato al Giffoni film festival, in cui ha partecipato anche Giuseppe Zeno, che ha doppiato la voce narrante. La voce narrante serve per raccontare le parti in cui non parlano i personaggi, rendendole accessibili agli ipovedenti. La voce narrante, però, deve essere delicata e poco invasiva, altrimenti un bambino normodotato potrebbe rimanere “infastidito” dalla voce continua. Uno dei primi passaggi del Cartoon Able, infatti, è creare una scrittura che sia contemporaneamente descrittiva e non invadente. A volte è anche ripetitiva, perché per i bambini autistici c’è bisogno di ripetere i concetti, però anche la ripetizione non deve esser maldigerita dai bambini normodotati. Questo per spiegare la complessità iniziale. Ritornando al Giffoni, eravamo nella Sala Sordi, un pallone da 700 posti circa, pieno di bambini. Nelle prime file c’erano dei bambini con delle difficoltà, accompagnati dalle mamme. La nostra emozione maggiore (anche di Giuseppe) è stata vedere con quanta attenzione seguivano il cartone animato. Anche le loro mamme si emozionavano nel vederli seguire il cartone. L’emozione è stata anche vedere i bambini normodotati recitare la formula magica per entrare nel MagiRegno degli Zampa con il LIS, seguendo un’attrice sorda che, vestita da Caramella, insegnava loro a recitarla. C’è stato uno scambio doppio in tal senso. Questo per quanto riguarda l’esperienza prima della messa in onda della serie. Dopo, gli ascolti sono sempre in crescita. I bambini sono molto attaccati al cartone. A noi continuano ad arrivare una serie di messaggi audio di mamme che, attraverso una catena di comunicazione, vengono a conoscenza della serie. Quando li ascolto, ancora mi vengono i brividi. L’altro giorno, mi è arrivato un audio di una mamma. Era felicissima del fatto che il suo bambino (che soffre di autismo) rimanesse fermo e preso mentre guardava tutte e due le puntate del cartone animato (su Rai YoYo trasmettono le puntate in coppia). Era meravigliata, ma felice di vedere suo figlio – evidentemente sempre molto in agitazione o distratto – bloccato davanti al cartone. Sono una serie di testimonianze che stiamo raccogliendo e che fanno bene a noi come persone, prima che al prodotto. Ci danno lo slancio per continuare a migliorare e fare cose più belle possibile.

Oltre alla messa in onda televisiva, il cartone è stato utilizzato anche nel Progetto di Ricerca Clinica Sperimentale che punta al recupero dei bambini che soffrono di ambliopia. Ci può dire qualcosa in più sul modo in cui viene utilizzato in questo contesto? Avete dovuto adattarlo o sono state utilizzate le stesse puntate andate in onda sulla Rai? Prevedete un suo possibile utilizzo anche in altri campi?

È un meraviglioso progetto. Ad aprile dello scorso anno, quando eravamo ancora in produzione, con solo lo special già uscito, siamo entrati in contatto con l’associazione Medicinema, una onlus che opera all’interno degli ospedali, in particolare del Niguarda di Milano e del Gemelli di Roma e che costruisce sale cinematografiche per usare i film come terapia. La terapia è fatta di tante cose, anche di socialità. Si occupa anche dell’aspetto emozionale, non solo clinico. La presidentessa, la dottoressa Fulvia Salvi, ci ha voluto coinvolgere in un percorso che, partendo dal cartone animato, utilizza questa tecnica per aiutare la terapia, in primis per gli affetti di ambliopia, ma questo è solo il primo passo. Già nella prima serie abbiamo potuto mettere il logo del Niguarda perché è nata una collaborazione tra le due realtà. In questo modo, hanno riconosciuto che il nostro prodotto sia utile in ambito medico. È un prodotto che crea empatia, che crea positività e benessere in chi lo vede. Questo è stato certificato dal primario del reparto di neurologia infantile, Roberto Vaccari, che è stato sin dall’inizio molto interessato al progetto. Per quanto riguarda l’ambliopia, ci sarà un primo periodo di test e di sperimentazione mettendo in parallelo un prodotto tradizionale e Lampadino e Caramella (così come è andato in onda sulla Rai). Poi dopo la sperimentazione, visti i risultati, ci sarà un secondo step che vedrà un intervento diretto su Lampadino e Caramella, togliendo parti e modificandone altre, in maniera tale che possa esser utile per la terapia. Le sperimentazioni sono molte lunghe, abbiamo appena passato un periodo complesso, dunque il progetto sta andando avanti, ma a rilento.

Direttore responsabile: Claudio Palazzi

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