MODERN FAMILYSERIE TV INNOVATIVA DI SUCCESSO. Le famiglie moderne viste in Italia

Tre mesi fa si è conclusa una delle più famose serie tv statunitensi  dopo ben 11 anni dal suo primo debutto,Modern Family”, prodotto e trasmesso dalla rete ABC e che in Italia è possibile trovare in streaming sia su Netflix che su Amazon PrimeVideo. 

La sitcom, definita mockumentary in quanto realizzata con la tecnica del falso documentario, racconta la vicende di una famiglia allargata composta da tre nuclei i quali non corrispondono ai canoni tradizionali della società. Capostipite di questa famiglia è Jay Pritchett, sposato per la seconda volta con Gloria, una donna colombiana molto più giovane di lui la quale ha avuto già un figlio dal precedente matrimonio. Jay ha 2 figli: Claire, una donna intraprendente che ha un marito e tre figli, Mitchell, un uomo omossessuale impegnato con Cameron, i quali hanno adottato una bambina vietnamita.   

Dunque già dalla trama possiamo intravedere un quadro realistico della famiglia occidentale contemporanea con personaggi aventi caratteristiche sessuali, etniche e culturali diverse.  

Modern Family”, prodotto da Christopher Lloyd e Steven Levitan, ha avuto sin da subito ottimi ascolti, prima negli USA e poi nel resto del mondo, arrivando, col passare degli anni, ad una media di 14 milioni di spettatori nella fascia tra 18-49 anni. Riuscì ad ottenere anche numerosi premi e candidature, tra le più importanti ricordiamo il Primetime Emmy Award vincendo per cinque volte di seguito il premio come miglior serie commedia. 

C’è da dire che il successo di questa serie tv è dovuta senza dubbio agli argomenti trattatidifferenze di età, matrimoni interculturali e omosessuali, adozioni e problemi intergenerazionali; tenendo anche conto del modo in cui queste diverse famiglie moderne hanno affrontato suddette tematiche. E, dunque, in tutto ciò l’argomento della discriminazione non è stato ignorato, anzi è stato usato come tramite per un messaggio positivo. 

Interessante risulta essere l’analisi che si potrebbe effettuare circa la visione ideologica diffusa in Italia riguardo le famiglie “non tradizionali, così come presentate all’interno della sitcom “Modern Family”. Effettivamente nel nostro Paese, ciò risulta, ancora oggi, essere una tematica trattata in maniera abbastanza limitata. A questo proposito, è importante rivolgere l’attenzione  alle famiglie omosessuali.  

Una delle caratteristiche più rilevanti della serie tv statunitense è che una delle tre famiglie protagoniste è composta da una coppia omosessuale, Mitchell e Cameron, la cui rappresentazione non solo è stata giudicata favorevolmente dalle associazioni LGBT, ma ha cercato anche di dare un contribuito all’accettazione dell’omosessualità in una cultura dominata da eterosessuali.  

Perché le famiglie “arcobaleno” vengono, ancora oggi, viste da una parte dell’Italia come anomale rispetto ad altri Paesi quali USA, Canada e i vari paesi del Nord Europa? Perché la strada risulta essere ancora lunga e in salita? 

Menzionando il Congresso mondiale delle famiglie tenutosi a Verona nel marzo 2019, risulta essere interessante il sondaggio condotto dall’IPSOS per il Corriere della Sera effettuato su un migliaio di italiani maggiorenni in quanto è stato constatato che per il 47% degli italiani intervistati la famiglia deve essere formata dall’unione di un uomo e una donna, indipendentemente dal fatto che siano sposati o convivano. Mentre per il 44% famiglia è anche l’unione stabile tra persone dello stesso sesso 

Quindi, a partire da ciò, è possibile affermare che gli italiani prendono atto delle novità che hanno comportato un mutamento della coscienza sociale in materia di famiglia.  

Tuttavia è il rapporto della politica italiana con quest’ultima che risulta essere piuttosto controverso perché il fenomeno in questione è stato ed è da anni sottoposto alla strumentalizzazione delle forze politiche o di singoli esponenti politici, i quali per rivolgersi alle parti dell’elettorato maggiormente sensibili a determinate tematiche si espongono per “difendere” l’idea di famiglia “tradizionale”. Ciò ha finito per caratterizzare la politica “bipolare” sia a livello nazionale che a livello locale, confermando che la presenza dei politici è spesso guardata con sospetto poiché, appunto, si ritiene che questa sia guidata prevalentemente da finalità elettorali e che esista una relativa indipendenza tra le scelte politiche e i valori personali. 

Inoltre, l’Italia viene considerata fra le nazioni in cui l’omosessualità viene tollerata molto meno che in Germania, Francia o Spagna. Si potrebbe, dunque, sostenere che qui vi è stata o vi è ancora una sorta di “arretratezza mentale o culturale e ciò viene dimostrato dalle manifestazioni di omofobia, manifestazioni di gruppi di estrema destra filofascisti e filonazisti che si affiancano ad altri mali sociali come l’omologazione e la desertificazione culturale. Tutto ciò, in un certo senso, ci allontana dai valori che dovrebbero essere fondamentali per la nostra vita come il rispetto e l’accettazione del prossimo ed in particolare di chi è “diverso” da noi per radici culturali, per orientamento sessuale e per il colore della pelle. Non tener conto di suddetti valoriassieme ad altri ugualmente importanti, ci fa “regredire ed ecco perché è importante comprendere la situazione di chi è stato definito “diverso” e se è possibile sostenerlo, esaltando le conquiste sociali e culturali acquisite nel corso della storia. 

Tuttavia, nonostante “l’arretratezza mentale” sopracitata, nel corso del tempo anche in Italia, ad esempio, l’omosessualità è stata più accettata ma con limitazioni. L’elemento che ha consentito quest’apertura è stata di tipo generazionale che vede i giovani come ben più tolleranti delle persone anziane. Dunque appare subito evidente che più è bassa l’età, maggiore è l’atteggiamento di apertura mentale” e, come affermato dall’OCSE, ciò è dovuto al fatto che “le generazioni più giovani sono esposte a forze sociali che conducono a una maggiore accettazione delle minoranze. 

Tornando alla sitcom di successo “Modern Family”, essa può essere definita come una serie innovativa in quanto è riuscita a coniugare temi importanti e seri in contesti più leggeri superando gli stereotipi ai quali siamo abituati. È stata, dunque, rappresentata una famiglia moderna dove ognuno aiuta l’altro o impara dall’altro a qualunque età, riuscendo a mantenere vivo e costante il tema della comicità e allo stesso tempo mettendo anche in luce tutte le debolezze che ogni essere umano può presentare. 

Direttore responsabile: Claudio Palazzi

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