Orvieto è una cittadina situata in Umbria, nella provincia di Terni. Il comune vanta una storia fiera e antichissima, che lo hanno portato ad essere inserito nell’opera di D’Annunzio “Le città del silenzio”, una raccolta di poesie dedicate a diversi comuni italiani con un passato militarmente e culturalmente rilevanti. Questi secondo lo scrittore esemplificavano il glorioso passato italiano da recuperare per costruire alla nazione un futuro migliore. Orvieto: passato, presente e futuro di una storica città Direttore Claudio Palazzi
Oggi la città di Orvieto è ancora una meta che attrae molti turisti, vista l’importanza del patrimonio artistico che offre. Tra le tante bellezze presenti spicca sicuramente il suo celebre Duomo, ma c’è molto di più da vedere e da vivere. Sfortunatamente l’offerta artistica non è però sufficiente a convincere i giovani a stabilirsi a lungo nella città, rendendo il futuro del comune incerto.

Una città dal valore inestimabile

Le origini di Orvieto risalgono al periodo etrusco. Nel periodo alto medievale sono state costruite le sue fortificazioni, che oggi contribuiscono al suo fascino. La città ha avuto un ruolo importante nella storia del cristianesimo, ed è stata spesso sede delle corti pontificie. Anche se comune libero, Orvieto non è mai stata veramente slegata da due città italiane importantissime quali Roma e Firenze, che le permisero non solo di affermarsi come importante polo culturale, ma anche come vera e propria potenza militare.

Una storia, quella di Orvieto, sicuramente degna delle lodi di D’Annunzio e che ha lasciato segni vividi che ancora oggi incantano i turisti che decidono di visitarla. Tra le opere che permettono ciò, in copertina c’è sicuramente il Duomo, opera in stile gotico la cui costruzione ha richiesto ben tre secoli.

Ci sono poi segni della civiltà etrusca visibili grazie alla presenza di antiche necropoli visitabili, ed altri edifici religiosi e civili sparsi nei quattro quartieri storici del che parlano di una città che è stata tra le più grandi d’Italia. Ma oltre a questo eccezionale patrimonio, diversi eventi del comune ricalcano il suo affascinante passato, come per esempio la celebrazione del corpus domini, che trova le sue radici nell’anno 1264.

La città non si lascia sfuggire poi eventi più contemporanei, ed è sede dell’Umbria Jazz, un festival musicale che attrae importantissimi musicisti ed appassionati ad ogni edizione.

Se si vuole fare un vero è proprio salto indietro nel tempo, la Via degli artigiani è il luogo ideale. Questa particolare strada ospita le principali botteghe della città che tuttora creano oggetti pregiatissimi ed apprezzati sia dai turisti che dai cittadini orvietani, tramandando antiche arti e tradizioni.

La città inoltre soddisfa anche dal punto di vista culinario con piatti tradizionali creati con ingredienti boschivi e con vini rinomati in tutta Italia.

Pregi, difetti e problemi del presente

Un comune così importante sicuramente offre un ambiente particolare in cui vivere. Gli abitanti non solo apprezzano le bellezze artistiche e culturali della città, ma anche la natura che circonda Orvieto è amatissima dai suoi cittadini, così come l’alto grado di sicurezza percepito dagli orvietani.

Sfortunatamente però questi pregi non bastano ad attrarre nuovi abitanti nella città, i quali invece stanno lentamente diminuendo. Dal 1961 al 2016 la popolazione è gradualmente diminuita, ma il comune resta ancora il secondo più popolato della provincia di Terni.

Le generazioni più giovani lamentano una generale mancanza di opportunità ad Orvieto, che probabilmente per mantenere la sua anima tradizionale a volte osteggia i nuovi progetti. L’elevato tasso dei prezzi del comune è un’altra nota negativa lamentata da chi vive nella città, non solo per chi cerca di aprire nuove attività ma anche per chi la vive normalmente. Questo problema è esemplificato non solo dagli affitti elevati in tutte le zone, ma anche dall’alto costo dei parcheggi in una città che seppure ben fornita di mezzi pubblici richiede comunque frequentemente gli spostamenti con la macchina.

I più giovani si trovano quindi spesso nella circostanza di dover lasciare il loro comune di appartenenza per cercare nuove opportunità (soprattutto di studio) in città vicine più grandi, aperte e fornite. Questo non aiuta il dato demografico riguardante l’età media della città, che nel 2016 era il secondo comune con l’età media più alta della Provincia di Terni e il terzo di tutta la Regione Umbria.

Cosa ci mostra oggi Orvieto?

Vedere oggi Orvieto da vicino ci fa domandare se il pensiero che D’Annunzio aveva scritto su questa città sia valido ancora oggi. La città è afflitta da problemi che non sono riscontrabili solo in lei, ma che in generale spesso vengono lamentati da svariate persone nelle realtà italiane più disparate. Se da un lato riesce ancora a offrire a chi la visita esperienze mozzafiato, dall’altra non sempre incontra le aspettative di chi deve viverci e continuare a farla vivere. Il comune, in questo modo, rischia di perdere quel valore che tanto cerca di proteggere, e che tanto è apprezzato sia da chi ci vive sia da chi la vede come turista.

Forse oggi la città più che un baluardo di un futuro da costruire è indice di problematiche su cui riflettere. Ciò che è innegabile è che Orvieto resta uno dei simboli più vividi e ben conservati di un magnifico passato del nostro Paese, che a distanza di secoli riesce ad incantare e incuriosire, ma che difficilmente può essere recuperato.

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