RomaMilano: le due facce di un Paese a due velocità

Roma e Milano, da decenni due simboli opposti della nostra Italia: Roma la capitale culturale, Milano la capitale economica. Questo simbolismo ha spesso significato molto, trasformandosi talvolta anche in una vera e propria rivalità tra gli abitanti delle due città. Negli ultimi anni, però, le due città si stanno ulteriormente trasformando, andando in direzione che sembrano opposte.

Milano sta diventando sempre più efficiente, offrendo servizi funzionali e una vivibilità che migliora di anno in anno. Inoltre, pochi mesi fa, è stata conquistata la candidatura per ospitare le future Olimpiadi invernali del 2026 (condivisa insieme a Cortina), un’altra grande opportunità per la crescita della città, che porterà nuove infrastrutture, turismo e soprattutto molti soldi.

Roma, invece, dal canto suo, ha perso l’opportunità per le Olimpiadi del 2024, candidatura ritirata dalla nuova giunta comunale insediatasi al Campidoglio nel giugno 2016. Roma, purtroppo, non riesce a tenere il passo delle altre grandi città e capitali europee e sta lentamente sprofondando in un pantano dal quale sembra non esserci una via d’uscita.

I problemi di Roma sono all’ordine del giorno sulle principali testate ed i principali notiziari di tutta Italia: metro che si rompono, autobus che non passano ed obsoleti, strade piene di buche ed un traffico insostenibile.

Inoltre, da non dimenticare l’immenso patrimonio artistico nascosto della Capitale: i secoli hanno seppellito le costruzioni dell’antichità, facendole riemergere durante gli scavi della metropolitana, con il conseguente rallentamento dei lavori ed innumerevoli disagi per la Capitale.

Oltre a questi problemi, che potremmo quasi definire strutturali, negli ultimi anni la capitale ha visto peggiorare la situazione inerente ai rifiuti cittadini: la chiusura dell’enorme discarica di Malagrotta ha gettato la città nel caos, che è immersa nella sporcizia in quasi ogni angolo. Senza poi contare la nascita di molte discariche abusive, disseminate nella città, e i molteplici roghi di rifiuti che gettano tossine nell’aria.

Una situazione davvero inaccettabile, considerando che è la capitale d’Italia ed una città con molto turismo. Lo stesso turismo, però, è diminuito parecchio nella Capitale, a vantaggio di altre città d’Italia, come la stessa Milano. Questo denota come anche la sola organizzazione cittadina venga poi ricompensata, nonostante Milano abbia, oggettivamente, molto meno patrimonio artistico e culturale di Roma.

Ma bisogna anche spezzare una lancia a favore della Città Eterna: Roma ha una superficie di 1287,36 Km quadrati, Milano, invece, di soli 181,67 Km quadrati (una superficie inferiore perfino al comune di Fiumicino e a molti dei singoli municipi della Capitale). Roma, dunque, è la città più grande d’Italia e tra le prime in Europa, più piccola solamente di Londra e Mosca, le quali però, contano anche molti più abitanti dell’Urbe.

Da questi dati si comprende che è una città molto difficile da amministrare rispetto alla più piccola e concentrata Milano, la quale è ben collegata al suo interno e anche con il suo popolatissimo hinterland, il più popolato d’Italia. Dimensioni che non aiutano gli spostamenti, per esempio, con le biciclette, anche per la conformazione morfologica della città di Roma (che sorge su sette colli), a differenza di Milano, piccola e pianeggiante, perfetta per chi vuole spostarsi con mezzi alternativi alla macchina.

Sembra, dunque, non esserci storia. Il grande potenziale della città di Roma non viene sfruttato a dovere, le ultime amministrazioni capitoline (da destra a sinistra) si sono dimostrate non all’altezza della risoluzione dei problemi della Capitale. Servirebbe forse un intervento diretto dello Stato centrale per scongiurare un peggioramento della situazione, prima che sia troppo tardi.

Questo divario tra Roma e Milano, però, sembra anche essere un po’ lo specchio del nostro Paese: un Nord che viaggia spedito e all’avanguardia col resto del mondo occidentale, a differenza del Centro-Sud che non sembra progredire. L’eterna questione meridionale è, purtroppo, riscontrabile anche nelle differenze tra le due città simbolo del nostro Paese.

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