L’orrore del razzismo “Scappa – Get Out” e il razzismo negli Stati Uniti Direttore responsabile: Claudio Palazzi
“Sei stato invitato, ma non sei il benvenuto”. È questo il sottotitolo che rappresenta a pieno il fulcro del film e la situazione della comunità afroamericana negli Stati Uniti d’America. “Scappa – Get Out” è un film horror del 2017 diretto dal regista Jordan Peele. Grande successo di pubblico e di critica, anche l’Academy riconosce il suo valore, conferendogli l’Oscar alla migliore sceneggiatura originale nel 2018. Quasi ad anticipare il picco dei fenomeni di razzismo raggiunto nel 2020 e la risposta del movimento BLM. Scappa Get Out e il razzismo negli Stati Uniti
Il protagonista è Chris, un giovane afroamericano che viene invitato dalla sua fidanzata bianca, Rose, a passare un fine settimana a casa dei suoi genitori. Fin da subito egli teme che la famiglia della ragazza non accetterà la loro relazione. Nonostante le rassicurazioni di Rose e la calorosa accoglienza al loro arrivo, Chris si insospettisce per via del comportamento bizzarro dei due domestici, anch’essi afroamericani. Dopo la prima sera trascorsa nella casa, le stranezze diventano sempre più frequenti e il protagonista dovrà affrontare una serie di vicende folli e macabre.
Il razzismo di “Scappa” e BLM Scappa Get Out e il razzismo negli Stati Uniti
La pellicola tratta temi che non potrebbero essere più attuali. Primi fra tutti il razzismo, ancora profondamente radicato nella società statunitense, e l’ipocrisia di una finta cultura liberale. Ciò è evidente da una frase che il padre di Rose dice a Chris: “Avrei votato Obama per un terzo mandato se fosse stato possibile”. Cercando di apparire tollerante e progressista, in realtà nega e minimizza le profonde differenze e ingiustizie che gli afroamericani subiscono ogni giorno. Il regista stesso ha ammesso, in un tweet dal tono in parte ironico, che il film è un documentario. Sottolineando quanto esso non si discosti troppo dalla realtà contemporanea. Una realtà segnata dalla brutalità della polizia e dalle rivendicazioni del movimento attivista Black Lives Matter. Movimento che, dall’assassinio di George Floyd il 25 maggio 2020, ha assunto una centralità a livello internazionale senza precedenti.
Problemi sociali fra dramma e satira
Lo stile di Jordan Peele si basa sull’alternanza fra i toni drammatici tipici dell’horror e del thriller, e quelli più leggeri da commedia. Ciò emerge anche nella sua seconda opera: il film “Us – Noi” del 2019. Esso ha molti punti in comune con il primo, dato che il regista li ha pensati come parti di una stessa trilogia. “Us – Noi” è innanzitutto un horror che presenta anche momenti comici. I protagonisti sono sempre afroamericani e le tematiche sono la disparità e le disuguaglianze sociali ed economiche. Inoltre, in entrambi i film ci sono diversi significati nascosti e terminano con un finale a sorpresa che lascia il pubblico senza fiato.
“La banalità del male”
La potenza di “Scappa – Get Out” sta nel rappresentare un fatto paranormale rendendolo, tuttavia, vicino alla nostra realtà. I “cattivi” del film sono persone normali, con le quali potremmo avere a che fare nella vita di tutti i giorni. Sono istruiti, benestanti, competenti nel loro mestiere, apparentemente educati e liberali. Essi, però, nascondono una crudeltà e barbarie paragonabili a quelle degli schiavisti della prima metà dell’Ottocento. Il regista rappresenta alla perfezione cosa significhi per un afroamericano vivere in un ambiente così dominato dai bianchi. Il pubblico, infatti, si immedesima nel senso di malessere e inquietudine del protagonista per tutta la durata del film.
Inoltre, Jordan Peele mostra i modi in cui la famiglia di Rose vede le persone nere. Innanzitutto attraverso odio razziale e suprematismo; poi, con la loro retorica liberale di facciata, che professa una finta uguaglianza e invalida le esperienze e le battaglie degli afroamericani. Infine, feticizzano e strumentalizzano gli afroamericani in base alle proprie curiosità e fascinazioni. Li trattano ancora una volta come dei semplici oggetti. “Scappa – Get Out” non è solo un film ricco di suspense e colpi di scena. È un’opera che mette alla prova ognuno di noi, che ci obbliga a ripensare la nostra idea di inclusività. Ci apre gli occhi e ci fa capire che i pregiudizi e il razzismo sistemico sono molto più diffusi di quanto crediamo.
Può essere interessante consultare a proposito: https://www.websiteplanet.com/blog/support-black-owned-businesses/